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SMALTI SEMIPERMANENTI! ecco l’intervista che abbiamo lasciato a nail pro
1 – Quali sono i consigli e i problemi relativi all’applicazione dei semipermanenti.
Innanzitutto è doveroso specificare che in commercio ci sono diversi prodotti che vengono chiamati “smalti semipermanenti” ma che in realtà sono a tutti gli effetti gel . Un prodotto per poter essere uno smalto semipermanente deve rispondere a 3 requisiti fondamentali: deve sciogliersi senza problemi, non richiede l’utilizzo del primer e non lega con l’unghia naturale, come nel caso della ricostruzione, ma semplicemente vi si appoggia sopra, come nel caso del comune smalto da manicure.
Detto questo il primo consiglio che possiamo quindi offrire per l’applicazione del semipermanente è quello di accertarsi che il prodotto utilizzato sia di qualità garantita.
Altro consiglio è quello di effettuare un “peeling” delicato dell’unghia naturale prima dell’applicazione, in questa fase è importante non utilizzare lime di grana inferiore ai 200 #. Dopo aver quindi opacizzato l’unghia si può passare alla disinfezione e alla disidratazione di questa tramite l’utilizzo di prodotti appositi quale ad esempio Nail Pure Plus di NSI Trebosi. Questi due semplici passaggi garantiscono un’ottima tenuta del prodotto nel tempo, oltre ad assicurare alla cliente il trattamento igienico più corretto.
2 – Quali sono i consigli per una perfetta e sicura rimozione dei semipermanenti?
Uno dei vantaggi dello smalto semipermanente è sicuramente quello della sua facile rimozione in scioglimento tramite un adeguato remover. Consigliamo questa tipologia di rimozione in quanto non è invasiva, soprattutto rispetto alla rimozione mediante limatura. Una scorretta rimozione infatti può portare a un notevole indebolimento dell’unghia naturale.
Il vantaggio della rimozione mediante scioglimento è inoltre quello di poter essere effettuata in vari modi, quali ad esempio i cappucci in lattice, singoli e monouso per ogni dito per le clienti più “irrequiete”. Queste non dovranno più preoccuparsi di rimanere ferme durante questa fase di posa, bensì potranno consultare una rivista, usare il telefono, scrivere mail etc.
Se invece siete sempre in lotta contro il tempo potete decidere di sciogliere lo smalto semipermanente con il metodo “ bagno maria”, ossia utilizzando le comode bacinelle Trebosi a doppio fondo, dove l’acqua calda nello scomparto inferiore velocizzerà l’azione di scioglimento del remover. In entrambi i casi, la rimozione mediante scioglimento è sempre la soluzione più veloce, pratica e sicura.
3 –Che tipo di cliente chiede il semipermanente?
La cliente che chiede il semipermanente è una cliente che non ama portare unghie troppo lunghe, le piace cambiare spesso colore o decoro e preferisce un metodo delicato, veloce e non invasivo.
Soprattutto essa ama avere le mani e i piedi in ordine … sempre!
4 – Ci sono casi in cui il semipermanente è sconsigliato?
Il semipermanente non essendo per nulla invasivo può essere utilizzato senza problemi su qualsiasi tipo di unghia. Anzi, in caso di unghia debole o particolarmente secca, lo consigliamo vivamente in quanto può dare sostegno all’unghia naturale senza indebolirla in nessun modo.
Non bisogna assolutamente utilizzare lo smalto semipermanente quando ci si trova in presenza di infezioni (virali, batteriche o micotiche) o altre patologie dell’unghia in stato avanzato. Gli smalti semipermanenti, così come i gel o i semplici smalti da profumeria, posati sopra un unghia affetta da alcuni tipi di patologie, creano un ambiente ideale che favorisce un rapido sviluppo della patologia stessa. In merito a questo argomento potremmo parlare a lungo ma siamo sicure che una brava operatrice abbia un’adeguata preparazione e competenza in materia.
5 – Quali altri servizi o trattamenti extra si possono proporre a una cliente che chiede il semipermanente?
Le clienti che chiedono il semipermanente, come detto prima, sono tendenzialmente clienti che amano avare unghie semplici ma anche una mano nel complesso sempre curata. Oltre al trattamento delle unghie di mani e piedi, consigliamo sicuramente una manicure di base, un pedicure estetico che comprenda trattamenti con maschera, crema defaticante gambe, scrub, trattamenti alla paraffina, sino ad arrivare ad un massaggio rilassante che favorisca nel contempo una miglior circolazione. Per le clienti più agée, consigliamo un trattamento antimacchia per favorire un aspetto giovane e fresco.
Oltre ai trattamenti possiamo sicuramente proporre vari tipi di nail art! Alcuni smalti semipermanenti, come Polish Pro Trebosi NSI, ci permettono di creare bellissimi decori mediante l’applicazione di glitter, swarosky, foglia oro/argento, gel color, micropittura o tantissimo altro.
Dunque, perché non proporre alla cliente un decoro di grande effetto studiato proprio per lei … si legherà a voi e non vi lascerà più.
Buon lavoro ragazze e … divertitevi con i colori e con le vostre clienti.
L’importante è … metterci il cuore
Ornella Armati e Tiziana Bellini, Master International Educator Trebosi-NSI
Titolare dell’accademia Master Nails Italia a Desenzano del Garda e distributore esclusivo dei prodotti Trebosi-NSI per Bergamo Brescia Mantova Verona
FB Master Nails Italia
DIMMI CHE COLORE VUOI E TI DIRO’ CHI SEI!
Dimmi che colore vuoi e ti dirò chi sei!
Ho sempre trovato molto interessante il mondo nascosto dietro ai colori, fatto di significati, sentimenti, emozioni, voglia di comunicare o voglia di non farlo. Si parla spesso della psicologia dei colori, del nostro IO che spesso riflettiamo nei colori delle pareti o nei colori dei capi che indossiamo..ed ecco che ho trovato un interessante articolo che ci svela qualche piccolo segreto nascosto dietro a ognuno di loro! ..varrà anche per le unghie? e voi e le vostre clienti come le avete? riflettono il vostro essere?
In fondo all’articolo troverete un test molto carino! con me ha funzionato..con voi?
Buona lettura!
COMUNICARE CON IL COLORE
da “Il colore persuasivo” di L.Luzzato e R.Pompas (il castello)
Per la sua semplicità e universalità il colore è ritenuto uno degli strumenti più efficaci della comunicazione visiva, che se ne avvale per evidenziare le informazioni, renderne agevole e veloce la loro fruizione e imprimerne il ricordo nella memoria.
La visione dell’immagine infatti viene integrata e corretta nel cervello dall’esperienza soggettiva che la compara istantaneamente con i dati conservati in precedenza, con le esperienze culturali e le sollecitazioni affettive ed emotive. Così attorno al modello primario ed universale di ogni colore si struttura una corona storica in divenire che registra l’evoluzione del senso: Oggi per esempio all’antica simbologia della negatività
del verde, legata agli aspetti venefici e infausti del serpente, si è aggiunta l’esperienza dei bombardamenti notturni trasmessi in via satellitare dallo schermo della televisione, in cui il verde fluorescente e livido esprime l’inquietante segno della distruzione e della morte.
Si capisce come ciascun colore aderisce a temi inconsci, agisce sull’emotività con attrazioni e repulsioni, esprime nella preferenza o nel rifiuto gli atteggiamenti psichici e affettivi, offre un linguaggio intenso e ambivalente, riflette l’individuo e la sua immagine del mondo.
Queste associazioni non si prestano ad interpretazioni rigide ed assolute, tuttavia alcune sono diffusamente condivise:
BIANCO
Bianco è detto della tonalità acromatica più chiara, associato nella rappresentazioni verbali a molti altri nomi, tra cui: avorio, brina, calce, crema, gesso, ghiaccio, latte, neve, panna, stucco, vaniglia.
Il bianco colore della luce, della quiete e del silenzio, ha una valenza spirituale di elevazione, una intellettuale di acutezza e una fisica di separazione e lontananza, come se costituisse un mondo a parte.
Numerose sono le espressioni verbali che lo utilizzano, sviluppando i concetti di possibilità o di assenza: nel primo caso dare carta bianca nel senso di dare massima libertà oppure mettere nero su bianco come fattibilità nel definire un accordo; esprimono un assenza invece bandiera bianca, segno di resa; matrimonio in bianco, non consumato; notte in bianco, insonne; dieta in bianco, priva di condimenti; immacolato è un bianco privo di macchie.
Al bianco corrisponde l’attività mentale, la speculazione astratta, la logica raziocinante, l’atteggiamento impersonale.
Le sue qualità materiali di purezza immacolata e integrità divengono per estensione qualità morali, unitamente all’innocenza e alla castità; per questo motivo nell’Ottocento si è diffuso in Occidente l’uso del bianco nell’abito nuziale.
NERO
Nero è detto della tonalità acromatica più scura, in cui tutti i colori si annullano. Tra i derivati: antracite, atro, basalto, carbone, corvino, ebano, grafite, inchiostro, lava, notte, pece, scuro, tenebre. E’ l’immagine ambigua della presenza e dell’assenza di ogni cosa.
Il nero, in quanto assenza di luce, rappresenta la negatività: ha una valenza funerea nei detti lasignora nera, come immagine figurata della morte e nei giorni neri, per indicare i giorni di lutto.Cronaca nera e romanzo nero indicano violenza e morte. Vedere tutto nero e umore nero sono sinonimi di pessimismo e malinconia. Pecora nera connota una persona che spicca negativamente.
Il nero acquista significati politici e sociali in essere nero, ossia aderire a movimenti di estrema destra, si riferisce alla clandestinità dei comportamenti in lavoro nero, mercato nero, borsa nera, e fondi neri.
Mentre nel suo aspetto positivo comprende le forze germinative (origine e causa di ogni creazione) si presenta umile, semplice, ricco di futuri sviluppi. In quello negativo le potenzialità appaiono inespresse o non sviluppate e indicano la distruzione, la regressione, la morte.
La sua densità materiale e il suo legame con le tenebre, il mondo sotterraneo e il mistero lo associano all’impurità e al peccato.
L’evoluzione delle tinture e dei loro commerci ha arricchito il suo simbolismo dei valori di ricercatezza, eleganza, seduzione ed erotismo.
ROSSO
Rosso è detto del colore del sangue vivo e del fuoco, dalla cui simbologia trae i suoi attributi più intensi. Molti sono i nomi che descrivono le sue gradazioni, tra cui: amaranto, bietola, carminio, ciliegia, cremisi, fragola, fulvo, fuoco, geranio, granata, mattone, porpora, rame, robbia, rubino, ruggine, sanguigno, scarlatto, vermiglio, vinaccia.
Nel nome sono presenti gli aspetti di emotività e aggressività propri del colore: diventare rosso allude a una reazione di vergogna o pudore, mentre vedere rosso segnala l’ira violenta.
Deriva da un uso sociale l’espressione essere in rosso, per segnalare una posizione di debito e da una connotazione politica essere rosso, come aderente a un partito di sinistra.
Espressione di entusiasmo, vitalità, gioia, dinamismo, erotismo, istintività, energia, estroversione ed esuberanza, rappresenta anche l’inclinazione al potere e al protagonismo. Simbolismo rafforzato dai significati storici di regalità, dominio e lusso che l’antica costosa estrazione della porpora attribuì alle vesti imperiali e sacerdotali tinte di questo colore.
Nel suo aspetto negativo diventa l’indice della compressione dell’eccitazione e dell’energia, dell’egoismo, della lotta e della brutalità.
GIALLO
Giallo è detto il colore del Sole e dell’oro. è collegato anche a termini come: ambra, aureo, biondo, canarino, cedro, champagne, dorato, ginestra, girasole, grano, limone, miele, mimosa, paglierino, senape, sole, topazio, zafferano, zolfo, zucca.
Nei modi di dire il giallo è presente nella sua accezione negativa in giallo di rabbia, associato al colore bilioso della collera trattenuta. Viceversa sono numerose le espressioni positive che utilizzano l’oro come aspetto nobile del giallo: cuore d’oro, per grande generosità; parole d’oro per estrema saggezza; consiglio d’oro, prezioso e disinteressato; oro colato, verità inconfutabile.
Il giallo nel pensiero simbolico si fonde con la luce del sole, che lo vede divenire espressione di incorruttibilità, eterna saggezza della parola, potere e ricchezza. Rappresenta la gioia di vivere, l’ottimismo, la giovinezza e la spensieratezza.
Quando perde il suo splendore si confonde invece con lo zolfo e le sue qualità colleriche telluriche, luciferine e distruttive.
VERDE
Verde è detto il colore dell’erba e di tutto ciò che è vegetante. Solitamente viene associato a referenti naturali per definire la sfumatura, tra cui: acqua, alloro, bosco, bottiglia, fiordo, lichene, loden, giada, erba, mela, menta, muschio, oliva, palude, pino, pisello, pistacchio, prato, rettile, salvia, smeraldo, timo, verderame, vipera.
In relazione con l’archetipo della vegetazione esprime la crescita, il rigoglio, la prosperità, la primavera e la giovinezza: età/anni verdi. Diventa invece sinonimo di livore bilioso in Sorci verdi, verde di bile e farsi verde.
Si riferisce a un uso sociale essere al verde, nella sua accezione di trovarsi in assoluta miseria o prossimi all’esaurimento delle risorse finanziarie. Prende una connotazione politica riferita ai movimenti ecologisti in essere verdi.
Emotivamente rappresenta l’autoaffermazione, la volontà, l’ambizione e la determinazione nella riuscita personale; la perseveranza, l’impegno, ma anche l’orgoglio e l’ostinazione.
BLU
Blu è la tonalità del cielo. Associato nelle rappresentazioni verbali ad altri termini, come: azzurro, celeste, ceruleo, ciano, cielo, cobalto, elettrico, fiordaliso, glauco, indaco, lapislazzuli, oltremare, pastello, petrolio, turchese, zaffiro.
Il blu, sede del sovraumano e immagine dell0immensità del cosmo, derivano da questa sua appartenenza le espressioni che lo utilizzano: essere/avere il sangue blu, avere una discendenza nobile e principe azzurro, che simboleggia lo sposo perfetto.
Ma il colore blu, nella sua scurezza, contiene anche aspetti inquietanti: un canto di tristezza e di nostalgia nel blues, una sfumatura livida nella fifa blu. Solitario e severo nelle gradazioni scure; rasserenante, libero e arioso in quelle chiare. Nelle tonalità che virano al verde si raffredda alla percezione e allo spirito, assume un aspetto sterile e distaccato.
E’ comunque un colore che invita alla meditazione: calmo e affidabile è l’immagine dell’amicizia, della fedeltà, della comprensione, della stabilità dei sentimenti e dei comportamenti, della fiducia e del pensiero profondo e costante.
GRIGIO
Grigio è detto il colore formato dalla mescolanza del bianco e del nero, per estensione appartengono alla stessa categoria molti termini: acciaio, antracite, ardesia, argento, asfalto, bigio, brace, canna di fucile, cemento, ferro, grafite, nebbia, pietra, piombo, polvere, smog, topo, tortora, ma anche colore sbiadito e/o colore offuscato.
Le espressioni che utilizzano i derivanti del grigio sottolineano la sua caratteristica di nascondimento, di perdita della vivacità: così se un eminenza grigia è colui che esercita il potere senza apparire; una esistenza grigia è scialba e monotona.
Il grigio non conosce il dolore dei sentimenti profondi, offre la quiete e il riparo rassicurante della schermatura, esprime il controllo calmo e silenzioso della compostezza, della prudenza e dell’estraniazione. Nella comunicazione il grigio si presta a rappresentare la fredda e neutra perfezione tecnologica.
ALTRI COLORI IN BREVE:
MARRONE
Il marrone è il colore femminile e materno della terra: grembo e nutrimento di ogni vita; esprime solidità, tenacia, pazienza, stabilità e sicurezza.
Nelle tonalità calde, tendenti al rosso, è l’immagine rassicurante, sensuale e avvolgente del piacere di vivere con soddisfazione la vita dei sensi. In quelle tendenti al giallo è l’espressione del desiderio di agio e di radici, al soddisfacimento di piaceri voluttuosi. All’opposto, in quelle fredde, diventa un colore severo che chiede e offre umiltà attraverso la mortificazione del corpo e il duro lavoro.
VIOLA
Il viola, colore antico e ambiguo, è immagine esteriore ed interiore di mondi complessi: composto da blu e rosso ne concilia i significati opposti di maschile e femminile, terreno e ultraterreno in un unità ricca di tensione.
Rappresenta i mondi arcani della mistica, della magia, dell’esoterismo e del fantastico. La sua natura duplice (blu e rosso) armonizza lo spirito attivo e impulsivo con quello riflessivo e passivo, in una espressione di ambiguità sessuale.
Nelle tonalità più cupe indica il raccoglimento in se stessi, la penitenza, le inquietudini profonde cariche di presagi, di turbamenti e di apprensioni.
ROSA
Il rosa è un colore delicato, derivato dallo schiarimento del rosso che ne alleggerisce e modifica il simbolismo, lo spoglia dalle caratteristiche aggressive e ne mantiene la parte più innocente dell’impulso sessuale.
E’ una sfumatura infantile, materna, dolcemente erotica, che parla si una femminilità adolescenziale, tenera e immatura, di affetto e di gentilezza, di pace e di relax.
Il suo aspetto positivo rappresenta la fantasia e la creatività, quello negativo (più caramelloso) la frivolezza e la leziosità.
ARANCIONE
L’arancione, tonalità calda e dinamica che deriva dalla mescolanza di rosso e di giallo, rivela l’equilibrio fra le due energie ed esprime l’azione, guidata dall’attività mentale, l’intuizione elaborata dallo spirito. Nell’antichità era il colore delle spose e delle Muse ispiratrici; in Oriente è l’immagine dell’ispirazione, della saggezza e dell’unione,
Più affettivo che passionale, più allegro che sensuale, se da una parte si rivela amabile e socievole, dall’altra la sua energia forte e prorompente può infastidire ed eccitare negativamente.
http://www.psicodiagnosi.com/TestColore/Schema.asp
UN BACIO E BUONA GIORNATA A TUTTI!
NAILPRO PARLA DI TIZIANA!
Buon giorno ragazze! Avete letto Nailpro questo mese?
Ecco qui un articolo sulla nostra Tiziana! Per noi è stata una splendida sorpresa!
A proposito di sorprese! ecco un regalo per voi appassionate di ricostruzione unghie e nail art! Nailpro è una bellissima rivista distribuita solo tramite abbonamento, se desiderate abbonarvi passate a trovarci qui a Master Nails Italia e vi regaleremo il bollettino per effettuare l’abbonamento con uno sconto straordinario del 50%! Abbonamento valido per un anno a soli 15€! Approfittate subito!
Non lavorate alla cieca!
Ecco il valore dei nostri prodotti, per voi e per le vostre clienti!
Buona lettura!
Come sono fatti i gel
La spina dorsale della chimica del gel è l’oligomero uretano acrilato
Nella formulazione dei materiali curati con i raggi UV, gli oligomeri uretani acrilati offrono elevata durezza e resistenza ai graffi. Gli stessi uretani acrilati usati nella tecnologia delle unghie sono anche usati nei rivestimenti trasparenti delle automobili, nelle piste da bowling e nei pavimenti delle palestre in quanto sono molto resistenti ad abrasioni, schegge e graffi.
La scelta dei materiali grezzi
Partire con dei materiali grezzi di qualità è essenziale quando si crea un nuovo prodotto per le unghie. In questo caso, dobbiamo iniziare con un oligomero di base di qualità. E’ importante che vengano adottate delle specifiche(ovvero standard e criteri che il prodotto deve avere per essere considerato accettabile per l’uso) quando si scelgono gli oligomeri. Queste specifiche sono verificate da un Certificato di Analisi, fatto dai distributori dei materiali grezzi, che conferma i risultati dei test fatti per ogni specifico materiale.
Dopo aver scelto l’oligomero di base, sono necessari degli additivi che danno al gel caratteristiche uniche ed esclusive. Alcuni esempi di additivi sono i Monomeri Dimetacrilati, diluenti, e materiali sensibili alla luce. L’aggiunta di questi materiali può influire sulla chiarezza/purezza del gel, sul tempo polimerizzazione nella lampada uv/led, etc.
Un importante fattore da considerare è la purezza dell’additivo. I materiali grezzi chimici non sono mai puri al 100%, il che significa che al loro interno sono presenti tracce di altri materiali chimici.. I distributori di materiali testano la purezza e offrono diversi prodotti con diverse percentuali di impurità.
La purezza, o il grado, di un prodotto può essere meglio visualizzato usando il grafico qui in basso. In questo esempio, il materiale grezzo dovrebbe essere composto da due ingredienti principali. Questo primo grafico mostra un campione di un materiale puro al 99%. Le due colonne più lunghe rappresentano gli ingredienti principali, mentre le colonne più piccole rappresentano le tracce di ingredienti che sono presenti nel materiale (le impurità). Queste tracce di ingredienti aggiuntivi sono così piccole che le proprietà dei materiali non sono condizionate da queste impurità. Il secondo grafico mostra lo stesso prodotto chimico (composto dagli stessi due ingredienti principali) che però non si trova allo stesso livello di purezza. Ci sono più tracce di impurità in percentuali più alte.
Più la percentuale di purezza delle materie prime è alta, più si innalza la qualità del prodotto.
Testare la Formula
Una volta che i materiali grezzi sono stati scelti, i laboratori possono produrre la formulazione desiderata. Questa formulazione deve essere testata per verificare diverse qualità tra le quali:
- Viscosità
- Durezza
- Resistenza ai graffi
- Lucentezza
- Sensibilità alla luce per assicurare la giusta qualità
Dopo che la formulazione è stata testata, essa viene ottimizzata per ottenere il miglior risultato. L’ottimizzazione di una formula consiste nel cambiare/aggiungere diluenti (quindi additivi). Ad esempio, l’utilizzo di diversi tipi di monomeri nella formula di un gel può condizionare la viscosità, la lavorabilità, la lucentezza e l’adesione del prodotto.